IMPORTANTE COMUNICATO DEGLI AVVOCATI

Penso purtroppo che chi può decidere abbia dimostrato già sin troppe volte di porsi al di là della Legge. Gli stessi sindacati anziché impegnarsi per far applicare le Norme in difesa dei lavoratori hanno interpretato il Diritto in accordo con i politici e con i vari gruppi di pressione abbandonando al loro destino chi non avesse i numeri o il potere di farsi valere. Tutto ciò secondo la legge del più forte ovvero la vecchia storia del "pesce grande mangia il pesce piccolo".
Tempo fa ho chiamato un sindacalista CGIL (premetto che per principio non sono iscritto a nessun sindacato) e gli ho posto questa domanda: cosa pensate di fare se io presento la domanda per l'inserimento nelle GAE avendo un titolo che è abilitante per Legge?
MI risponde dicendo che già i Decreti Delegati prevedevano che per insegnare occorresse la Laurea; che la fase transitoria era durata a lungo; che i Diplomi Magistrale già non avessero valore appunto perché era previsto che un giorno ci sarebbe voluta la laurea per insegnare; che se non possono insegnare neppure i laureati... (e non gli ho mai detto, né pensato che la colpa è di quelli che hanno frequentato Defi "Scienza della Formazione Primaria", ma semplicemente che, essendo cambiate le modalità di reclutamento anche noi, come loro, avremmo avuto DIRITTO ad essere inclusi), che se vogliamo contestare tutto non si va da nessuna parte; che adesso si stavano impegnando per salvare quelli di seconda fascia... ecc. Nonostante che io citassi IL DIRITTO lui continuava ad esprimere OPINIONI CHE, NEI FATTI, HANNO VALORE DI LEGGE. Non ho partecipato al ricorso per la GAE, anche se ho presentato regolarmente la domanda di inclusione con il risultato ILLEGITTIMO, MA VERO PIU' DEL SACROSANTO DIRITTO, di essere stato escluso. Non posso permettermi di spendere soldi per fare tutti i RICORSI GIUSTI, LEGITTIMI che occorrerebbe fare. Non posso permettermi il lusso di scioperare visto che lavoro uno schifo facendo collezione di contratti e del resto non né vedo il senso se poi non c'è unione...
Tutto ciò che posso fare e di parlare sul posto di lavoro, partecipare per quanto possibile (non sempre ho internet) a discussioni on line per cercare di diffondere un unico pensiero: che, seppur diversi per storie, per situazioni giuridiche, per origini c'è qualcosa che ci accomuna ed è la MANCANZA DI UNO STATO FONDATO SUL DIRITTO CON la CERTEZZA DELLA SUA APPLICAZIONE. La tua storia sicuramente è diversa dalla mia ma ciò che ci accomuna è ad esempio che NON SI PUO' ACCETTARE DI FAR PASSARE PER FORMAZIONE corsi TrufFA, che non servono a un CAS..., e che non possiamo dire sempre sSIII...S a chi dovrebbe garantire formazione permanente gratuita per tutti ed il rispetto della Legge, IN PRIMIS L'ART. 3 DELLA COSTITUZIONE CHE IMPONE DI RIMUOVERE OGNI OSTACOLO ALLA NOSTRA CRESCITA UMANA E PROFESSIONALE. Allo stesso modo lo schifo delle Università che mercificano la cultura è un problema di TUTTI; Lo è la CORRUZIONE dei sindacati; la prepotenza del MIUR e dei suoi organi periferici; la disonestà intellettuale di tanti DIRIGENTI SCOLASTICI E COLLEGHI che sfruttano la precarietà.Tutto ciò appartiene allo stesso quadro in cui, seppur con storie diverse, noi rappresentiamo VITTIME DI UN SISTEMA CHE DA TEMPO aPROFITT(a)O di noi