Ricorso TFA: premesse generali, richieste., in questo topic NON vanno fatte richieste su requisiti e documenti.

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Tarallo
view post Posted on 4/2/2011, 15:12     +1   -1




La mia domanda riguarda il ricorso per l'accesso diretto ai percorsi formativi per la scuola primaria destinati ai diplomati magistrali. Mi chiedevo se gli iscritti a sfp potevano ricorrere per l'accesso diretto facendo notare la disparità di trattamento con i congelati ssis.

17. Coloro che hanno superato l'esame di ammissione alle scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario, che si sono iscritti e hanno in seguito sospeso la frequenza delle stesse conseguono l'abilitazione per le classi di concorso per le quali era stata effettuata l'iscrizione attraverso il compimento del tirocinio formativo attivo di cui all'articolo 10 senza dover sostenere l'esame di ammissione e con il riconoscimento degli eventuali crediti acquisiti.
 
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moky78
view post Posted on 7/2/2011, 19:19     +1   -1





riporto qui il post di Francesca nell'altra discussione, i commenti sono graditi in questa sezione


qui due righe di sintesi alla riunione che abbiamo tenuto oggi con uno dei legali che seguirà il ricorso.
Molto schematicamente, ci è stato fatto sapere che le censure e le criticità del decreto sono molto numerose e tutt'altro che infondate, ma quanto mai reali e concrete.

Riguardo le possibilità di vincita del ricorso, ci ha fatto sapere che le sue perplessità non erano tanto sulle motivazioni del ricorso stesso, ma piuttosto sull'enorme portata che una vittoria avrebbe potuto avere. In particolare il suo timore era di trovarsi di fronte ad un giudice alquanto filogovernativo che non avesse il coraggio di prendere le decisioni necessarie/opportune.

Anche qual'ora si vincesse comunqque il ricorso, i problemi non finirebbero cmq. qua. Adida ricorrerà per l'ottenimento di tutti gli obiettivi qua sotto elencati e per altri ancora che elencheremo in un documento che emaneremo a breve (non chiedeteci quando...):

1. Riconoscere il diritto del ricorrente all’accesso diretto ai corsi abilitanti/TFA previsti dallo schema di regolamento sulla formazione iniziale docenti. Secondo la normativa vigente, infatti, per „salire in cattedra‟, o se si preferisce, per esercitare la professione di docente, è indispensabile possedere tutti i requisiti curriculari previsti dal vigente regolamento (diplomi e/o lauree a seconda degli insegnamenti, con un preciso piano di studi), ma non l’abilitazione. Sarebbe pertanto irrazionale riconoscere ai possessori di titoli compatibili all’accesso alle Graduatorie d’Istituto l’idoneità allo svolgimento della professione docente e la non idoneità di quest’ultimi alla frequenza di un corso universitario che permetta ad essi il completamento della loro formazione. Va inoltre precisato che l’istituzione del numero chiuso per l’accesso ai suddetti corsi, non premierebbe la meritocrazia, ma semplicemente obbligherebbe le scuole a continuare ad avvalersi di personale non abilitato e violando al contempo l’art. 36 della Cost. (Diritto alla formazione per il lavoratore) e la direttiva europea 70/1999.
2. Riconoscere il valore abilitante del diploma d’istituto e di scuola Magistrale all’insegnamento nelle scuole primarie e dell’infanzia.
3. Riconoscere il valore formativo e abilitante di un’esperienza professionale di almeno tre anni, in accordo con le linee guida tracciate dalla direttiva europea 36/2005 e del decreto attuativo 206/2007.
4. Riconoscere il diritto di accesso diretto del ricorrente ai corsi di specializzazione sul sostegno e per il perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL).
5. Riconoscere l’illegittimità della norma finanziaria prevista all’art. 16 del succitato regolamento che impone agli studenti che si iscriveranno ai corsi previsti dallo Schema di Decreto sulla Formazione Iniziale Docenti il pagamento in toto di tutte le spese di frequenza e allestimento dei corsi in oggetto. Il DPR 306/97 recita infatti che “la contribuzione studentesca nei corsi universitari ordinari non può eccedere il 20 per cento dell’importo del finanziamento ordinario annuale dello Stato.” I docenti in servizio presso un qualsiasi istituto Statale e/o Paritario dovranno vedersi inoltre garantiti i diritti sanciti dal vigente CCNL il quale al capo VI non solo ribadisce il diritto alla formazione, ma impone al datore di lavoro (Statale o Privato che sia) il pagamento di tutte le spese sostenute dal docente per la frequenza del corso e sancisce inoltre che “Il personale che partecipa ai corsi di formazione organizzati dall’amministrazione a livello centrale o periferico o dalle istituzioni scolastiche è considerato in servizio a tutti gli effetti. Qualora i corsi si svolgano fuori sede, la partecipazione ad essi comporta il rimborso delle spese di viaggio”. In accordo con l’art. 51 comma 1 della Cost., gli studenti indigenti dovranno inoltre godere dei necessari sostegni economici volti a permettere loro la frequenza dei succitati corsi.
6. Riconoscere l’illegittimità degli obblighi di frequenza imposti indiscriminatamente a chiunque o in alternativa richiesta di elaborazione di strategie tali da permettere a tutti gli studenti lavoratori (docenti e no) di poter conseguire l’abilitazione all’insegnamento senza sopprimere o rallentare la propria attività lavorativa.

ECC...

Ma il riconoscimento di tutti i nostri diritti non ci porterà probabilmente ne all'accesso diretto ai TFA, ne ad ottenere ciò che abbiamo richiesto... "il decreto è troppo sgangherato", è infatti quello che ci ha detto l'avvocato e molto probabilmente il risultato non sarà l'ottenimento diretto di questo obiettivi, ma la dichiarazione di incostituzionalità e l'abrogazione del decreto stesso.

A questo punto immagino che chiunque si domanderà perché ricorrere, avevamo una strada "sgangherata" e ricorrendo ce la vedercela sbarrare del tutto. Questi saranno comunque i benefici.

1. La sentenza che eventualmente abrogasse il decreto dovrà essere motivata (<i>esiste comq. una possibilità seppur limitata che il ricorso si vinca senza ottenerne al contempo l'abrogazione/i>). I principi e le motivazioni sanciti dal giudice dovranno essere presi in considerazioni dai politici nell'emanazione di un nuovo decreto per la formazione e/o di un corso per l'abilitazione riservata ai docenti con servizio e comunque nell'emanazione di un qualsiasi altro atto amministrativo. Detto in altre parole, non potranno più ignorare i diritti che abbiamo e questa sentenza sarà ovunque impugnabile per vederci rispettati.

2. Chi cmq. si preoccupa di rischiare di rimanere ancora a lungo senza abilitazione per anni, potrà consolarsi con il risarcimento che chiederemo nel ricorso stesso. L'avvocato ci ha fatto sapere che in caso di vittoria, orientativamente, la cifra risarcita ad ogni ricorrente si aggirerà tra i 10.000 e i 50.000 €.

Nei prossimi gg. stenderemo un rapporto più dettagliato sulla questione. Il prossimo incontro con i legali sarà Sabato prossimo. per allora la questione sarà chiara e cristillana.

Intanto faccio sapere che i requisti per poter ricorrere sono aver insegnato almeno un gg., nn importa se presso scuole statali, paritarie, private, per la propria classe di concorso o per altre, e/o anche in corsi universitari.

Riguardo la tempistica, faccio sapere che l'avv. ci ha consigliato di andare direttamente al merito, in questo modo si avrebbe la speranza di concludere il tutto in tempi brevi (6 mesi c.a.), quindi entro il mese di settembre, prima che partano eventuali bandi.

faccio presente che chi non ricorre e dovesse vedersi abrogato il decreto NON avrà benefici, mentre chi ricorre si vedrà eventualmente riconosciuto il risarcimento per il mancato diritto alla formazione,. Faccio anche presente a tutti quelli che pensano che così facendo gli annulliamo la carriera, che il decreto stesso NON garantisce nè l'indizione di bandi nè soprattutto l'indizione di bandi per le specifiche classi di concorso: se al ministero non interessa, anche con il decreto NESSUNO si abilirta. Nelle nostre intenzioni c'è invece un qualcosa che ci permetta TUTTI di avere e il titolo abilitante (per via giudiziaria o accademica) e il posto di lavoro (idem). E faccio anche presente che non siamo noi a non richiedere l'accesso, è la giurisprudenza che impone certe soluzioni
 
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@anna
view post Posted on 8/2/2011, 10:39     +1   -1




Moki...annullamento di carriera? Di quale carriera stiamo parlando? Chiunque pensi che questo ricorso possa sbarrare la strada alla carriera di docente forse, in questi 3 anni, è vissuto da qualche altra parte del mondo.
Ammesso che i tirocini partano, per chissà quali classi di concorso e in quali università, IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE FARA' ANCORA AFFIDAMENTO SU INSEGNANTI "USA E GETTA" (ovvero noi docenti in "carrira"), e almeno per molti anni ancora.
Avessero detto "partono i tirocini e la terza fascia è abolita", allora capirei. E invece no, "partono i tirocini così i docenti più meritevoli emergono dall'oblio"...gli altri invece...sai mai dovessero servire come tappa buchi li lasciamo in lista in terza fascia. QUESTO è INACCETTABILE.
Questa condizione degradante va stroncata una volta per tutte E IL RICORSO E' L'UNICA STRADA.

E' ora di finirla con questa pagliacciata del merito, assolutamente spregiudicata, incoerente con le esperienze personali di chi lo propugna e sprezzante dei diritti di migliaia di persone.
 
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Erika2010
view post Posted on 23/2/2011, 13:50     +1   -1




CIao a tutti,

mi sono iscritta da poco alla Vostra associazione ma vorei farvi i complimeti per tutte le cose che state facendo per noi insegnanti.

Io avrei alcune domande sul ricorso al TFA. Una volta mandata l'adesione rispettando tutti i requisiti richiesti e mandando tutta la documentazione, il giudice dovrà valutare il SINGOLO caso oppure rappresenterà TUTTi noi senza entrare nel caso SINGOLO?

Altra domanda, io a giugno raggiungerò i 360 giorni di servizio ma al momento non arrivo a quel numero. Devo quindi solo riportare i giorni effettivi di servizio anche se ho il contratto fino a fine giugno?

Grazi mille
Erika
 
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paleo
view post Posted on 24/2/2011, 19:37     +1   -1




Leggendo la news di Adida sulla situazione dei diplomati magistrali relativa all'impossibilità di poter essere in futuro reinseriti nelle Graduatorie d'Istituto e quindi di poter continuare ad insegnare, sottolineo che nella stessa situazione si potrebbero trovare gli ITP (di cui faccio parte, cdc C240) le cui classi di concorso non sono comprese nella famosa tabella A del DM 22/05 (ma sono nella DM 39/98). So che ADIDA si è già accorta di questa mancanza (come specificato in un'altra news) per cui quando l'associazione chiederà spiegazioni al Ministero in merito alla questione del diploma magistrale, vorrei si potesse far presente anche la situazione degli ITP di terza fascia, che se si considerasse solo il DM22/05, rimarrebbero fuori.
Il decreto sul TFA rimanda a dei provvedimenti futuri per delineare il percorso abilitante di questo tipo di docenti, ma escludere dall'inserimento in 3° fascia anche coloro che sono già presenti, vorrebbe dire non garantire la continuità didattica dato che in molte provincie non esistono abilitati in quanto i corsi abilitanti non sono stati fatti ormai da molto tempo.
Ed ora vii bombardo anch'io con alcune domande a cui spero possiate trovare tempo per rispondere: ho raggiunto i 360 giorni di insegnamento proprio oggi ed ho tutta l'intenzione di fare ricorso contro il decreto sul TFA. Posso sperare di ottenere l'accesso diretto ad eventuali percorsi abilitanti che ancora non sono stati delineati? Mi rendo conto che sono situazioni delicate, ma almeno vorrei capire che tipo di scenari si potrebbero aprire vincendo il ricorso per il mio caso. Diciamo che l'ipotesi di ricorrere in modo che tutto lo schema del decreto sia "azzerato" sarebbe da preferire data la situazione complessa ed estremamente variegata che si è venuta a creare.
Ho anche il dottorato di ricerca (con cui adesso mi ci pulisco il cosiddetto....) ed oltre alla C240 sono inserito nella A60 e nella A59 dove però non ho nemmeno un giorno di servizio a parte dei certificati rilasciati per dei corsi effettuati da esperto esterno in biologia molecolare. Questi potrebbero valere qualcosa per il conteggio dei giorni relativi alla 60A?
 
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view post Posted on 24/2/2011, 21:29     +1   -1
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Francesca Bertolini

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Carissimo Paleo, purtroppo come abbiamo specificato, il rischio non solo di non potersi abilitare, ma addirittura di non poter pi+ insegnare esiste per molti di noi. In assenza di una interpretazione autorevole del decreto, le strade che tale testoapre sono numerose e assai inquietanti.

La reazione più forte rispetto alla possibile esclusione dalle GI l'abbiamo avuta dai diplomati magistrali, forse perché la categoria è particolarmente numerosa e perché le opportunità di impiego, nonostante il mancato inserimento in GAE, sono state anche ultimamente piuttosto elevate. Ma non neghiamo che ci sono soggetti che versano più o meno nella loro stessa condizione e di cui cercheremo di ottenere risposta dal ministero nel tempo più rapido possibile. Premetto però fin d'ora che non abbiamo purtroppo certezze di una risposta, ho l'impressione che di fronte le sue responsabilità il Ministero scapperà come un coniglio.

Riguardo la continuità scolastica, mi permetto di far sapere che anche le Code l'avevano GRAVEMENTE danneggiata. In tutta onestà, io ritengo che la Gelmini & company dietro la parola merito celino ben altri intenti. Quello che mi fa davvero infuriare è vedere la gente comune che troppo spesso gli crede ciecamente.

Riguardo la questione dell'accesso diretto, va premesso che Adida per inciso ricorrerà contro i test di sbarramento e contro il numero chiuso. L'accesso diretto ai TFA sarebbe quindi una conseguenza di queste due richieste combinate. Questa soluzione si potrebbe ottenere una volta vinto il ricorso in due modi: vincendo il ricorso ed entrando direttamente, vincendo il ricorso, abrogando il decreto, obbligando la classe politica a rifare un decreto che rispetti i precetti del giudice e obbligandoli nel frattempo a risarcirci per il danno.

Chi ha prestato servizio in altre CDC e/o prestando servizio in qualità di esperto esterno e/o prestando servizio presso le università come docente. Non sono ferratissima sui dottori e i ricercatori, ma tutti mi hanno detto che essi svolgono anche attività di insegnamento e didattica.

 
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paleo
view post Posted on 24/2/2011, 21:58     +1   -1




Francesca, speravo in un tuo riscontro. Bene così. Andiamo avanti e vediamo cosa succede.
 
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danilabruno
view post Posted on 26/2/2011, 16:48     +1   -1




il primo anno di servizio sono stata in astensione facoltativa. vale come servizio prestato?
 
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_blacksheep_
view post Posted on 26/2/2011, 17:32     +1   -1




il servizio reso in costanza di astensione facoltativa ti fornisce 12 pt nelle GI e nelle GAE. Vale a tutti gli effetti.
 
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danilabruno
view post Posted on 27/2/2011, 18:05     +1   -1




ok grazie
 
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missyone
view post Posted on 1/3/2011, 17:21     +1   -1




Io ho una domanda sul vademecum del ricorso pubblicato, di seguito lo stralcio:

"In molti ci hanno domandato se possono partecipare ai TEST di ammissione ai TFA pur ricorrendo contro lo schema di decreto sulla formazione iniziale docenti. La risposta a questa domanda è sì. Potete partecipare ai TEST e qualora risultiate idonei e vincitori potrete anche accedere ai TFA. In questo caso è bene precisare che decaderà per voi l'interesse al ricorso, ma solo per quel che concerne la domanda di ingresso ai corsi abilitanti. Resteranno invece in piedi tutte le altre richieste. Chi impugnerà con cause aggiunte il bando di avvio dei TEST per l'accesso ai TFA, potrà frequentare i corsi in oggetto e abilitarsi pur risultando non vincitore ne tanto meno idoneo. In questo caso è però bene ricordare che l'abilitazione e la frequenza saranno fatte con riserva. Ossia, qualora il ricorso avviato dovesse essere perso, il titolo che acquisterete non avrà alcun valore e non sarà di alcuna utilità. Questa strada potrebbe permettere a molti di abilitarsi con un anno di anticipo, tuttavia chiediamo a chiunque di valutare con cautela se è il caso o meno di perseguirla."

Dove si parla di "cause aggiunte contro il bando" si indica un ricorso che verrebbe fatto in seguito alla pubblicazione del bando tfa, giusto?
Queste "cause aggiunte" non sono già contenute nel testo del ricorso o forse sì?
Ho letto e riletto il testo del ricorso e non mi sembra che si faccia riferimento a questo.
 
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tiziana13
view post Posted on 2/3/2011, 09:39     +1   -1




qualcuno potrebbe chiarire quello appena detto da missyone?credo sia importante capire
 
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missyone
view post Posted on 2/3/2011, 20:37     +1   -1




Nella parte relativa al costo del ricorso ho trovato un altro riferimento al fatto che probabilmente si tratta di un ricorso aggiuntivo, al quale si sceglie se partecipare oppure no.

Ecco le frasi alle quali mi riferisco:

"Qualora il ricorso NON dovesse terminare entro la data di avvio dei Test di ammissione ai TFA, coloro che volessero entrare con riserva ai suddetti corsi, dovrebbero impugnare con motivi aggiunti anche il bando che si terrà a livello nazionale che darà l'avvio ai TEST di ammissione. In questo caso, i legali ci hanno fatto sapere che trattandosi di un "ricorso aggiuntivo" (essi dovranno infatti stendere da capo il testo di un nuovo ricorso), sarà necessario pagare un extra di c.a. 20€.

Nel caso dovesse rendersi necessaria l'impugnazione di altri atti amministrativi con motivi aggiunti al ricorso, la somma aggiuntiva da dover versare rimarrà quella proposta (20,00€) a patto che tali motivi riguardino un'ampia fetta dei ricorrenti e i ricorsi per "motivi aggiunti" siano quindi di carattere collettivo.
Il costo di eventuali motivi aggiunti che riguardano un singolo ricorrente e/o una ristretta cerchia di interessati, andranno trattati a parte con i legali, anche per la parte relativa ai costi. Ai ricorrenti, è sempre e comunque concessa la facoltà di ricorrere per eventuali motivi aggiunti oppure no."

Anche rischiando di essere pedante, chiedo cortesemente una spiegazione più "alla mia portata", se è possibile.
 
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view post Posted on 2/3/2011, 21:53     +1   -1
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Francesca Bertolini

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CITAZIONE (missyone @ 1/3/2011, 17:21) 
Dove si parla di "cause aggiunte contro il bando" si indica un ricorso che verrebbe fatto in seguito alla pubblicazione del bando tfa, giusto?
Queste "cause aggiunte" non sono già contenute nel testo del ricorso o forse sì?
Ho letto e riletto il testo del ricorso e non mi sembra che si faccia riferimento a questo.

Impugnando il testo del decreto purtroppo non puoi non puoi ottenere l'accesso con riserva, anche se le motivazioni del ricorso aggiuntivo saranno più o meno le stesse.
 
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missyone
view post Posted on 2/3/2011, 23:40     +1   -1




Grazie per avermi risposto e per tutto il lavoro che svolgete.
 
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118 replies since 1/2/2011, 01:40   5699 views
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